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Magome e Tsumago: L’antica via dei samurai

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Tempo di lettura: 5 minuti

Uno degli aspetti del Giappone che mi ha sempre affascinato è la vita errante samurai. Nei film, manga, anime vediamo i samurai viaggiare tra le montagne e fermarsi in villaggi e locande, ma esistono ancora luoghi così nell’odierno Giappone? La risposta è SI! Basta percorrere una parte dell’antica Nakasendo, una via postale che collegava Kyoto a Edo, l’odierna Tokyo. Il modo più semplice per farlo è visitare Magome e Tsumago percorrendo il sentiero che le collega.

Magome e Tsumago si trovano tra le montagne dell’Hoshu centrale ed erano tra le città postali che lungo la Nakasedo davano riparo e ristoro ai viaggiatori.

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A Magome gli edifici che costellano la parte di Nakasendo che l’attraversa non sono tutti originali del periodo Edo, alcuni sono più recenti e risalgono al periodo Meiji, ma sono tutti ben conservati e donano un’atmosfera piacevole e affascinante per una passeggiata, anche grazie alla cura per i dettagli che abbelliscono gli edifici, come fiori, mulini, giardini ben curati e lanterne in pietra.

Cosa vedere a Magome

Magome è legata all’importante scrittore giapponese Shimazaki Toson, che è nato qui nel 1872 e a lui è dedicato un piccolo museo che si trova nell’ Honji di Magome. L’ Honji era la locanda principale della città postale ed era usata dai signori feudali e dagli ufficiali in viaggio. Altro piccolo museo dedicato alla storia della città si trova nella wakihonji, la locanda che serviva mercanti e persone di minor importanza. Gradevole è anche il museo Shimizuya, ospitato in un edificio tradizionale in cui sono esposte ceramiche, vestiti e pergamene sospese. Seppur interessanti, come ho già detto, quello che rende speciale Magome è soprattutto percorrere il tratto della Nakasenso e proseguire verso Tsumago.

Il cammino di Nakasendo

Una volta lasciata Magome il sentiero sale tra le montagne e continua per 8 chilometri, ma non è una passeggiata particolarmente impegnativa e la si conclude in circa tre ore. Il percorso è ben segnato e in alcuni punti è anche lastricato in pietra come era in origine la Nakasendo. Durante il cammino ci si immerge nella natura giapponese, tra risaie, foreste e cascate e si incontrano alcuni edifici tradizionali, tra cui uno visitabile: il Tateba. In questo edificio potete riposarvi e bere un buon tè servito da un abitante della zona, osservando come era l’interno di una casa rurale e gli attrezzi utilizzati. Anche se tutto questo è gratuito lasciate comunque un’offerta in modo da sostenere questa piccola ma piacevole esperienza.

Arrivati a Tsumago sembra che il tempo si sia fermato, se non fosse affollato di turisti ci si aspetterebbe di veder uscire un samurai da un locanda. Si attraversano vie costellate da edifici in legno del periodo Edo perfettamente conservati dove non ci sono automobili e le linee elettriche sono state interrate e parabole ed antenne sono ben nascoste, così da ripristinare ancora di più l’aspetto originale. Ma se all’apparenza Tsumago sembra un museo a cielo aperto, nella realtà, tranne per gli edifici turistici, i negozi e i ristoranti, le altre strutture sono le case degli abitanti di Tsumago. Ed è proprio loro che dobbiamo ringraziare se l’antica città postale è così ben conservata. Nel 1968 di loro iniziativa cominciarono a restaurare gli edifici e successivamente decisero che nessun edificio storico sarebbe stato distrutto, venduto o affittato. Questa straordinaria iniziativa convinse per fortuna il governo giapponese a dichiarare Tsumago zona d’importanza nazionale e a salvare definitivamente la città.

Cosa vedere a Tsumago

Le antiche honji e wakihonji di Tsumago sono visitabili. Le locande sono state trasformate in musei dove oltre a visitare le stanze è possibile vedere oggetti, foto e documenti che raccontano il passato della città postale. Se la honji è una ricostruzione recente, la wakihonji è originale e risale al 1800. Altri luoghi d’interesse di Tsumago sono gli antichi uffici e le stalle dove i potenti signori in viaggio affittavano cavalli e aiutanti. Interessante è anche la Kosatsuba, la “bacheca” dove venivano affisse le insegne che decretavano i divieti e gli ordini emessi dagli shogun. In città ci sono vari santuari e templi ma di poco interesse, tranne il tempio buddista Kotoku che, nonostante non sia molto grande, vale pena visitare. Se avete ancora voglia di camminare attraversate tutta Tsumago e proseguite per la Nakasendo fino a quando non trovate l’indicazione per il castello. Nonostante si trovasse in cima a una montagna che dominava la valle, il castello è stato teatro di aspre battaglie e distrutto nel 1600. Il motivo per raggiungere il luogo in cui si trovava è per poter ammirare dall’alto un magnifico panorama su Tsumago e sulle montagne che la circondano.

Dormire in una Minshuku

Una esperienza che consiglio di fare, se si ha la possibilità è di passare una notte, a Tsumago in una minshuku. La minshuku è una casa tradizionale giapponse che i proprietari hanno trasformato per ospitare turisti. Spesso una minshuku ha poche stanze in cui si dorme sul futon e solitamente il bagno in comune come è d’uso nelle abitazioni tradizionali. Nel prezzo può essere inclusa la cena e la colazione tradizionale. Forse per molti mangiare pesce, riso e verdure in salamoia la mattino sembrerà strano ma non fatevi fermare da questo. Passare una notte in una minshuku è una esperienza che resterà nei vostri ricordi per sempre!

La prima volta che ho visitato Magome e Tsumago percorrendo il tratto delle Nakasendo che le collega, è stato durante il mio primo viaggio in Giappone. Ed è stata una delle esperienze più belle ed emozionanti. Mi colpì così tanto che anni dopo decisi di tornarci e percorrere a piedi tutti i tratti ancora esistenti dell’antica via postale. Questi luoghi sono per me speciali e per questo li consiglio sempre a chi vuole vedere il Giappone più antico.

Informazioni utili

Per pernottare in una minshuku bisogna fare richiesta con largo anticipo attraverso il sito del turismo di Tsumago.

Presso gli uffici del turismo di Magome e Tsumago si può richiedere che i propri bagagli siano trasportati da un ufficio all’altro così da poter percorrere il sentiero più “leggeri”.

Magome si raggiunge in bus dalla stazione dei treni di Nakatsugawa e Tsumago sempre in Bus dalla stazione di Nagiso. Controllate bene gli orari dei bus perchè in queste zone non ce ne sono molti e l’ultimo  di solito è attorno le 17. 

Secondo me il modo migliore per organizzare la visita è arrivare al mattino presto a Magome in modo da percorrere la Nakasendo per essere a Tsumago per l’ora di pranzo. Dopo aver pranzato in uno di ristoranti tipici visitate la città postale e prendete il bus delle 17.41 per la stazione di Nagiso. 

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Rudy Vianello

Rudy Vianello

Sono un videomaker per lavoro e uno youtuber per passione. Ho imparato a conoscere il Giappone attraverso manga e anime ma dopo il mio primo viaggio me ne sono innamorato e così sono tornato spesso esplorando in solitaria i luoghi più conosciuti ma sopratutto i più sconosciuti. Ho creato questo sito per condividere le mie esperienze!

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