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Oltre il parco dei cervi immerso in una foresta primordiale si trova Il santuario più importante di Nara: il Kasuga Taisha. L’origine del santuario nasce da una leggenda in cui si racconta che la divinità Takemikazuchi a dorso di un cervo bianco salì in cima al Monte Mikasa di Nara e ne fece la sua dimora. Nel 768 il capo clan della famiglia Fujiwara fece costruire ai piedi del monte il Kasuga Taisha come santuario dedicato a Takemikazuchi e ad altre 3 divinità.
L’architettura del Kasuga Taisha è molto particolare e affascinate, gli edifici hanno pareti bianche incorniciate tra colonne e travi rosso vermiglio. Gli spessi tetti di corteccia sono decorati con delle travi che sembrano formare una “X”. Tutti questi elementi hanno preso il nome di Kasuga-zukuri, uno stile ripreso poi in molti altri santuari del Giappone.
Il Kasuga Taisha fino al periodo Edo è stato come vuole la tradizione: ricostruito dalle fondamenta ogni 20 anni. Successivamente rispettando la stessa cadenza gli edifici sono stati riparati seguendo dei rituali codificati nella cerimonia chiamata Shikinen Zotai. Questo ha permesso al Kasuga Taisha di mantenere inalterato il suo aspetto ma anche la sua aurea spirituale.

Le particolarità del Kasuga Taisha non finiscono qui, per arrivare al santuario si percorre un viale costellato di lanterne di pietra e una volta entrati nel santuario si notano lanterne in bronzo appese sotto i portici. Si possono contare in tutto 3000 lanterne donate da altrettanti 3000 santuari ausiliari sparsi per il Giappone.
Il Kasuga Taisha è l’unico santuario shintoista ad avere una parte a pagamento. Pagando 500 yen si attraversano i portici dove sono appese le lanterne per poi immergersi nel buio di una sala illuminata solo da lanterne. Inoltre si possono vedere da vicino i 4 edifici principali dedicale alle divinità e altri edifici minori, cosa rara, di solito nei santuari questa area è preclusa ai visitatori.
Nell’area attorno al Kasuga Taisha ci sono altri edifici e santuari ausiliari, 15 di questi immersi nella foresta primordiale sono dedicati a 15 divinità della fortuna e fanno parte di una sorta di pellegrinaggio chiamato Kasuga Wakamiya in cui ci si ferma in ogni santuario a pregare per avere protezione. Uno di questi, il santuario Wakamiya dal 15 al 18 dicembre è al centro di un festival dove tra persone in abiti tradizionali particolari e uomini in armatura, che praticano riti, danze e arti antiche vi sembrerà essere stati magicamente catapultati nel tempo dei samurai.

La natura in cui è immerso il Kasuga Taisha viene chiamata non a caso foresta primordiale perché dal 841 è stata vietata la caccia e il disboscamento. Questo ha reso la vegetazione così fitta che quasi impedisce ai raggi del sole di filtrare. Se, come me, vi allontanate dalle zone più visitate e vi mettete in ascolto, “sentirete” sicuramente la forza di questo luogo sacro così antico. Qui è possibile credere di essere nella casa di una divinità.
Il Kasuga Taisha è uno dei luoghi che non potete non visitare a Nara, è vero che negli ultimi anni è diventato molto più turistico rispetto a quando lo visitai la prima volta, ma vi assicuro che il suo fascino non è mutato. Se seguite il mio consiglio di esplorare la foresta primordiale e vi capita di incontrare un vecchio a dorso di un cervo bianco, ricordatevi che siete a casa sua…
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