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Matsumoto è una tranquilla città ad un’ora di treno da Nagano. Il motivo principale per visitarla è il suo bellissimo castello. In realtà visitandola scoprirete una città vivace in cui convivono passato e presente, arte tradizionale e moderna tutto in perfetta armonia. La vostra visita a Matsumoto non si può fermare solo al castello, scoprite con me cosa ha da offrire…
Cosa vedere a Matsumoto
Il castello di Matsumoto
Sono molti i castelli che si possono visitare in Giappone ma pochi sono originali. Tra questi c’è il castello di Matsumoto che vanta il primato di essere il più antico tra tutti quelli sopravvissuti a incendi e distruzioni. La costruzione del castello è iniziata nel 1592 con l’edificazione del mastio principale e di quello secondario. Essendo ben fortificati resistettero ai conflitti tra clan che infiammarono il Giappone nei successivi 50 anni durante il “Periodo degli Stati belligeranti”. Tornata la pace nel 1635 al castello vennero aggiunte una terza torre di difesa e una per l’osservazione e contemplazione della luna. Il Castello di Matsumoto ha una caratteristica che lo rende unico: avere il mastio secondario e le torri adiacenti a quello principale. Altra particolarità è essere stato costruito in pianura e non, come avviene di solito, in cima a una collina.
Quello che però salta all’occhio di chi vede per la prima volta il castello di Matsumoto è il colore nero del legno che ricopre le mura. Questa particolarità rende il suo aspetto elegante ma allo stesso tempo minaccioso. L’interno del castello è completamente in legno e le ripide scale portano all’ultimo piano da cui ammirare i dintorni del castello con in lontananza le alpi giapponesi. A differenza di molti altri castelli originali qui sono esposte anche armi e armature risalenti al periodo degli Stati belligeranti. So che per molti il castello più bello del Giappone è quello di Himeji, ma per me no. Forse perché è stato il primo in assoluto che ho visto, ma considero il castello di Matsumoto uno dei più belli del Giappone, se non il più bello…

Nakamachi e Nawate
Mentre raggiungete il castello dalla stazione deviate per la Nakamachi Dori. Una strada costellata di antichi magazzini, dal caratteristico colore bianco e nero, che sono stati convertiti in caffè, ristoranti e negozi. Qui si possono acquistare prodotti d’artigianato giapponese come ceramiche e oggetti laccati.
Sempre in direzione del castello superato il ponte, troverete Nawate dori. Conosciuta come la via delle rane, una fila di negozietti che vendono oggetti di tutti i tipi a tema “rana”. Il motivo di questa fissazione per le rane nasce dal vicino canale dove in estate gracidano cori di rane. Inoltre rana in giapponese si dice Kaeru che significa anche “tornare a casa” per cui un oggetto con una rana è un amuleto per avere un “buon ritorno a casa”. Quando si viaggia in Giappone non si vorrebbe mai tornare a casa ma avere un rana di Matsumoto con sé potrebbe rendere il ritorno meno duro…

Scuola Kaichi (temporaneamente chiusa per restauro)
Prima dell’apertura del Giappone all’occidente solo i figli dei samurai avevano un’istruzione elevata, invece il resto delle classi più basse poteva ricevere una forma di istruzione solo grazie ai templi buddisti. La modernizzazione del Giappone nel periodo Meiji coinvolse anche l’istruzione. Nel 1872 con la riforma del sistema scolastico aprirono in Giappone le prime scuole in stile occidentale. Tra queste c’era la scuola Kaichi di Matsumoto. La popolazione, la cui maggior parte era contadina, donò il 70% dei fondi per la costruzione. Desideravano che anche i propri figli, che fino a quel momento non avevano avuto la possibilità, studiassero per avere un futuro migliore. La costruzione della scuola iniziò nel 1873 e terminò tre anni più tardi.
La scuola esternamente ricorda lo stile europeo con una torre centrale ottagonale, ma in realtà la tecnica di costruzione fu molto giapponese. Vennero usate travi di un tempio abbandonato per i pilastri e fango e bambù per le pareti. Tutto questo perché i fondi erano pochi e bisognava risparmiare. L’unica cosa veramente occidentale è del vetro importato dalla Francia usato per le vetrate.
Oggi la scuola è visitabile e contiene ancora gli arredi originali e materiale didattico di un tempo. Visitare la scuola Kaichi è come fare un viaggio nel tempo, e dà la possibilità di vedere da vicino una scuola giapponese come quelle dei cartoni animati degli anni ’70.

Matsumoto City Museum of Art
Yayoi Kusama è sicuramente una delle artiste contemporanee più geniali e famose del Giappone. Conosciuta in tutto il mondo per le sue opere colorate ed eccentriche, e soprattutto i pois che Kusama usa per ricoprire qualsiasi cosa.
Yayoi Kusama è nata a Matsumoto e come si può immaginare nel museo d’arte contemporanea della città ampio spazio è dedicato alle sue opere. Già all’ingresso del museo si viene accolti da dei giganteschi tulipani creati da Kusama e all’interno si trovano dipinti e sculture dell’artista. Il museo è un luogo imperdibile per ogni fan di Yayoi Kusama ma anche per chi non lo è. Impossibile non rimanere catturati dal folle e colorato mondo di Yayoi Kusama!

Festival di Matsumoto
In estate il giardino del castello ospita due importanti festival che attirano qui molte persone: il Festiva Taiko, il festival dei tamburi giapponesi, e il Festival del Takigi-Noh con rappresentazioni del teatro Noh nel giardino del castello all’aperto illuminato dalle torce. Un avvertimento, se il i tamburi taiko sono estremamente coinvolgenti non si può dire lo stesso per il teatro Noh, che per un non-appassionato può risultare al quanto indigesto e noioso.
Raggiugere Matsumoto non è sicuramente comodo ed è il motivo per cui molti non la visitano. Ma se la vostra intenzione è di vedere un Giappone diverso, fuori dai soliti circuiti turistici, allora aggiungete Matsumoto come tappa al vostro itinerario mentre percorrete la Nakasendo o andate a Kanazawa. Sono sicuro che non ve ne pentirete!
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