Home » Cultura e Tradizioni »
Tempo di lettura: 5 minuti
Turisti stranieri in Giappone
13.413.467
2014
28.690.900
2017
31.880.000
2019
Se a Tokyo il flusso di turisti si “mimetizza” meglio, grazie alle sue dimensioni e al numero di abitanti, è a Kyoto che si vedono gli effetti di questo aumento esponenziale del turismo. I luoghi d’interesse di Kyoto sono presi d’assalto, con i turisti che affollano i templi e santuari più importanti come il Kinkakuji o il Kiyomizu-dera, ormai trasformati da luoghi di preghiera a attrazioni dove farsi una foto scimmiottando le tradizioni giapponesi. Stesso problema per i quartieri più famosi, come Arashiyama o Higashiyama, in cui di giorno ci sono così tanti visitatori che si fa fatica a camminare, per poi svuotarsi all’imbrunire perché tutti sono a Gion che viene invaso da orde di persone alla ricerca di una geisha da fotografare.
La caccia alla geisha
Una ricerca, quella della geisha, che è diventata una caccia. Ho visto turisti correre per inseguire una maiko che era costretta a fuggire velocemente nonostante lo stretto kimono per rifugiarsi in un locale. Altre circondate da così tante persone che non riuscivano più a camminare o fermate a tutti i costi da insistenti turisti per farsi un selfie. I turisti non vedono le geisha come persone che stanno andando a svolgere un lavoro ma come un qualcosa a loro uso e consumo. Sono loro, le geisha e le maiko, le più colpite dal turismo di massa, gran parte asiatico, che visita Kyoto, e anche in questo caso i numeri ci aiutano a capire le proporzione del problema:
15.570.000
TURISTI A KYOTO*
200
GEISHA**
400
MAIKO**
* Dati del 2017 Fonte: Japan Times ** Dati ufficiosi in quanto non si conosce il numero effettivo. Non tutte le Maiko diventano Geisha per cui queste nel tempo sono destinate a diminuire
Gion non c’è più
Gion è cambiata, non nell’aspetto, nonostante i lavori di ricostruzione di alcuni edifici andati recentemente distrutti da incendi, ma nell’anima. Non ha più quell’atmosfera unica in cui ti sembrava di aver fatto un viaggio nel tempo, dove regnava la pace e il silenzio, e la visione di una geisha era come un’apparizione di un messaggero venuto da un lontano passato. Ora le vie principali sono invase da turisti chiassosi che bloccano il passaggio di auto e taxi spesso costretti a suonare il clacson per farsi spazio. I gruppi si ammucchiano di fronte agli edifici per ascoltare la guida che ad alta voce racconta di Gion e delle geisha prima di lasciarli liberi nella “caccia”. Mi chiedo se quelle guide gli spieghino il rispetto per il luogo in cui si trovano e per la persona che c’è dietro a quel affascinante volto bianco.
本当にこれが、京都の観光の現状。悪質なのは舞妓や芸妓を発見する内容のツアーなどが売れてしまってるんだよね。彼女達は見ものじゃないよ。受け入れ側を考慮しない観光は本当に悪だ。 pic.twitter.com/69dItw4qOQ
— ニシムラタマキ@京都訪日観光 (@tamaki_nisimura) 21 giugno 2019
Come comportarsi con una geisha?
- Non toccarla, in Giappone non sono abituati a essere toccati.
- Non fermarla se sta camminando velocemente….sta andando a lavorare!
- Se vuoi una foto con lei, chiedile sempre il permesso, la privacy in Giappone è una cosa seria.
- Non usare a Gion il selfie stick per farti le foto, sono vietati.
- Non sei in un parco divertimenti e la geisha non è una figurante, rispetto!
- Vuoi vedere uno spettacolo di geisha e maiko? O paghi 500 euro per una cena o con 35 euro al teatro del Gion Corner assisti all’esibizione di danza.
Posso fare un foto?
Il passato non torna…
Sono consapevole che le cose in Giappone stanno cambiando, che il turismo è importante per l’economia del paese e che stanno investendo molto per aumentare ancora di più i visitatori, ma forse le cose sono cambiate troppo velocemente e Kyoto non era pronta. Temo che nel tempo ci saranno sempre meno ragazze disposte a sacrificarsi per apprendere le arti della geisha, e sapere di essere poi anche un’ attrazione per i turisti, subendo la loro invadenza e maleducazione le possa portare a rinunciare sempre di più a intraprendere la via per diventare maiko . Sarà la fine delle geisha? Spero di no, ma anche noi che visitiamo il Giappone dobbiamo fare la nostra parte perché non succeda.
Fonti: kotaku.com , japantimes.co.jp
Non avevo idea che se la passavano così male le geishe, e mi spiace un sacco. Mi chiedo se sia un atto egoistico visitare il Giappone dato che alla fine sono un turista, forse di troppo.