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Nabemono: 10 piatti che riscaldano gli inverni giapponesi

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Tempo di lettura: 5 minuti

Con le temperature che calano vertiginosamente e con pioggia e neve che la fanno da padrone, cosa c’è di meglio di un buon piatto fumante, magari da condividere con gli amici, per riscaldarsi? Il Nabemono (Nabe=pentola, Mono=cose) spesso abbreviato in Nabe, è uno stile di piatto invernale casalingo giapponese, che rappresenta più un concetto che una vera e propria ricetta. Il discorso è semplice: una pentola di argilla (Donabe) o di ferro (Tetsunabe), posata sopra un fornello a gas in mezzo al tavolo. 

Nella pentola viene fatto sobbollire un brodo, nel quale vengono aggiunti vari ingredienti crudi, che variano da regione a regione. Questi ingredienti, comunemente carne, pesce, verdure e funghi (tutto ovviamente di stagione), a mano a mano che cuociono, vengono “ripescati” dal brodo e consumati dopo essere stati intinti in una delle varie salse di accompagnamento. Inoltre il brodo « restringendosi » acquisterà sapore (grazie soprattutto agli ingredienti bolliti all’interno). Questo tipo di preparazione rende quindi il piatto molto conviviale e adatto ad essere consumato da più persone contemporaneamente.

Nel mondo

Questo piatto concettuale è diffusissimo in tutta l’Asia con il nome di Hot Pot, e potrete gustarlo tranquillamente (ovviamente con le modifiche dovute agli usi e costumi del posto) in tutte le regioni della Cina (in Sichuan è INFUOCATO), in tutto il sud est asiatico (sopratutto in Thailandia) e in Corea.

Qui in Europa, piatti molto simili nel concetto, ma dagli ingredienti molto diversi sono la Fonduta Bourguignonne (bocconcini di carne cotti nell’olio vegetale) e la fonduta al formaggio Svizzera (pane o patate intinte nel formaggio fuso).

In Giappone

Nel paese del sol levante questo famoso piatto è presente in vari forme a seconda della regione e della stagione. È talmente famoso che i giapponesi gli hanno dedicato anche una giornata, il 7 Novembre. Ecco a voi la mia top 10!

Shabu Shabu

Il piatto che più rappresenta i Nabemono (almeno per gli stranieri) è sicuramente lo Shabu Shabu, anche se effettivamente è più simile agli Hot Pot cinesi che ai veri Nabe, dove gli ingredienti vengono bolliti insieme e più a lungo. Composto spesso da fettine di carne (solitamente manzo) e verdure, cotte velocemente in brodo dashi e intinte infine in varie salse. Il brodo insaporendosi potrà essere consumato alla fine del pasto con dei noodels. Lo Shabu Shabu da cui il nome deriva dal rumore che fa il brodo nella pentola mentre sobbolle, è stato introdotto in Giappone all’inizio del ‘900, grazie al ristorante Suehiro a Osaka e si è diffuso velocemente in tutto il paese. Ne esistono differenti varianti a base di carne di animali, pesci e crostacei. Nel mio primo viaggio in Giappone ho avuto modo di provare un delizioso Shabu Shabu di balena.

Sukiyaki

Altro piatto di stile Nabemono molto conosciuto, nel quale viene utilizzato il Tetsunabe (pentola di ferro) per via della temperatura più elevata che il materiale di fabbricazione può raggiungere. Il piatto è composto quasi esclusivamente da carne di manzo finissima ( in passato veniva chiamato “Gyunabe” ovvero pentola di manzo), funghi, porro, cavolo cinese, tofu e a seconda della stagione altri ingredienti come la zucca. Il tutto viene cotto molto velocemente nella pentola di ferro riscaldata e con un po’ di intingolo a base di shoyu, dashi, mirin e zucchero che rendono questo piatto dolciastro e succulento. Il boccone va poi per tradizione intinto nell’uovo crudo sbattuto, prima di essere consumato. Se volete toccare il cielo con un dito fate come me, andate a Takayama (o nella prefettura di Hida) e assaggiate il Sukiyaki di Hida wagyu….

Oden

Se siete adepti dello Street Food come il sottoscritto, da provare assolutamente questo piatto onnipresente in inverno nei veri yatai ambulanti nonché nei piccoli izakaya tradizionali. Si tratta semplicemente di un brodo dashi con aggiunta di un po’ di shoyu nel quale vengono fatti sobbollire e conservati al caldo vari ingredienti quali tofu, uova sode, daikon, konnyaku (una gelatina vegetale), ganmodoki (una specie di polpetta di tofu, uova e verdura), kamaboko (polpette di pesce), kabocha (una varietà di zucca) ecc. È un piatto riconfortante tipico della regione del Kanto, dove è conosciuto anche come Kanto-ni ovvero ragù del Kanto.

Chanko Nabe

Il piatto reso celebre dai lottatori di sumo! Essendo un piatto sano e carico di proteine quali carne, pesce e uova ma anche di molte verdure di stagione, è comunemente consumato da questi corpulenti sportivi in dosi massicce. È simile in tutto e per tutto a uno Shabu Shabu, a differenza della quantità più elevata di ingredienti proteici, e del riso, servito in grosse quantità a parte. Al ristorante Yokozuna nel quartiere Shinsekai a Osaka, se avete coraggio, potrete provarlo.

Motsunabe

Il Nabemono del sud, originario di Hakata (Fukuoka) dove le componenti principali sono la trippa di manzo o maiale (motsu) e le verdure cotte nel brodo. Come spesso succede nelle zone del sud viene aggiunta una buona dose di aglio e peperoncino.Il Motsunabe è un piatto molto comune ed economico nel Kyushu, che viene sempre accompagnato dal famoso umeshu (tipico liquore di patate dolci).

Kaninabe

Questo delizioso Nabemono a base di granchio è tipico delle zone costiere ma ahimè, visto l’ingrediente principale, spesso piuttosto costoso….fregatevene del prezzo e assaggiatelo assolutamente, si vive una volta sola!

Kimchi Nabe

Nabemono “coreanizzato” dove il brodo è insaporito con il kimchi, la famosa e piccantissima verdura fermentata coreana.

Ishikari Nabe

Tipico dell’Hokkaido, dove il brodo è addizionato di miso bianco e al suo interno vengono fatti bollire tagli di salmone (pesce tipico del nord del Giappone) e varie verdure.

Asuka Nabe

Originario della città di Nara a base di latte vaccino, brodo di pollo, funghi, cavolo cinese e verdure di stagione. Il profumo mentre cuoce è delizioso! 

Dojo Nabe

il “crudele” Nabemono di Tokyo, dove per tradizione il cobile, piccolo pesce d’acqua dolce (simile al pesce gatto) utilizzato nella ricetta, viene immerso prima nel sakè freddo e poi cotto ancora vivo nel warishita, brodo a base di mirin, miso e salsa di soia, al quale vengono poi aggiunte diverse verdure di stagione.

Questi sono solo alcuni dei più conosciuti Nabemono che potrete assaggiare durante una visita in Giappone, quindi se siete nel paese del sol levante durante i mesi freddi dell’anno, non indugiate e provate quello che più corrisponde ai vostri gusti, riscalderà rendendo più piacevole il vostro viaggio…. ITADAKIMASU!!!!!

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Alberto Comelato

Alberto Comelato

Cuoco professionista, negli ultimi tempi gironzolo per l’Asia, assaggiando varie specialità. Tra le cucine asiatiche ho assolutamente un debole per quella Giapponese, dove tecnica e rispetto del prodotto si uniscono per creare ad ogni assaggio qualcosa di unico. Ormai da una decina d’anni me ne interesso e la riproduco da autodidatta, appassionandomene sempre un po’ di più.

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