Home » Cosa vedere » Kansai »
Tempo di lettura: 7 minuti
“Ma è vero che in Giappone i cervi ti salutano con un inchino?” è una domanda che spesso mi viene fatta ed è seguita sempre da: “Dove posso vederli?” La mia risposta è “A Nara, vicino a Kyoto ma…”. Ma come scoprirete da questa mia guida, Nara non è solo la città dei cervi. Non temete vedrete cervi ovunque, li accarezzerete e vi farete foto e selfie con loro e sicuramente vi porterete a casa un gadget con un cervo-mascotte e un po’ dei loro “regalini” sotto le suole delle scarpe…
Ma andiamo per ordine, partiamo dalle origini. Nara è stata dal 710 al 784 la prima capitale stabile del Giappone, questo lasso di tempo viene chiamato nella storia come Periodo Nara. L’influsso cinese è stato fondamentale a Nara, per la sua progettazione prendendo a modello la capitale delle Cina del periodo dando alla città una struttura a griglia attraversata da 4 grandi strade. E a livello religioso con il buddismo, proveniente dalla Cina, che divenne la fede dominante facendo diventare Nara uno dei luoghi buddisti più importanti del Giappone e meta di pellegrinaggi.
Oggi a 1000 anni di distanza alcuni templi ancora testimoniano la magnificenza che aveva Nara in quel periodo rendendo la città una delle mete turistiche più visitate del Giappone.
COSA VEDERE A NARA
Il Parco dei cervi
La maggior parte dei luoghi d’interesse di Nara si trovano nel Parco di Nara, ma nulla attrae l’interesse dei turisti come i cervi che si muovono liberi al suo interno, e non si parla di qualche cervo ma di 1500. Analizzando i geni dei cervi si è scoperto che sono qui probabilmente dal 768, anno della fondazione del Santuario Kasuga dove risiede la divinità Takemikazuchi che appare spesso in sella a un cervo bianco. I cervi erano così sacri che chi osava ucciderli veniva condannato a morte e così hanno potuto proliferare in maniera indisturbata!

Tempio Todaiji
Il principale luogo d’interesse di Nara è il Todaiji. Un Tempio buddista al cui interno si trova una delle statue in bronzo del Buddha più grandi che potete vedere in Giappone.
Il Todaiji fu fondato nel 752 grazie alle donazioni di riso, legno, stoffa fatte da 2.600.000 persone di cui 350.000 si offrirono come manodopera per la costruzione degli edifici del Todaiji. Tra tutti gli edifici la Sala del Grande Buddha era di dimensioni colossali e aveva ai lati due pagode alte 100 metri, andate poi distrutte in un terremoto, il tutto rappresentava alla perfezione il potere che aveva il tempio e il buddismo in quell’epoca a Nara e in Giappone.
Distrutta e ricostruita due volte la Sala del Grande Buddha che potete visitare oggi risale al 1709 e nonostante sia stata fino a 25 anni fa l’edificio in legno più grande al mondo è comunque un terzo più piccolo rispetto all’originale!

Nigatsudo
Una volta usciti dalla Sala del Grande Buddha la maggior parte dei turisti si allontana velocemente dall’area del Todaiji. Non fate questo errore. All’uscita girando a sinistra vedrete una collina con una scalinata, saliteci e troverete uno dei luoghi che preferisco di Nara: il Nigatsudo.
Per arrivarci troverete prima la grande campana del Todaiji e poi una suggestiva scalinata circondata da muri in pietra. Quando vedrete un tempio con una terrazza sul fianco della collina, ecco quello è il Nigatsudo. Affrontate l’ultima ripida scalinata per poter ammirare così dall’alto Nara. Infatti il Nigatsudo assomiglia a un Kiyomizu Dera in miniatura. In sé il tempio non è molto diverso da tanti altri, ma ha una bella atmosfera, non ci sono molti turisti, la vista è spettacolare e c’è il tè gratis. Si avete letto bene è l’unico tempio in tutto il Giappone che ho visitato, e ne ho visitati veramente molti, che offre ai visitatori del tè. Proseguendo oltre la terrazza c’è una sala che serviva ad accogliere e ospitare fedeli e pellegrini in visita, qui potevano riposare e ricevere qualcosa da bere e mangiare per riprendere le forze. Ancora oggi si mantiene la tradizione. Prendete un bicchiere e servitevi un po’ di tè caldo, l’importante è che dopo aver bevuto laviate bene il bicchiere per lasciarlo pulito per il prossimo visitatore. Anche questa è una di quelle piccole cose che fanno del Giappone un luogo unico che ti fa sentire sempre accolto.

Kofukuji
Se arrivate in treno a Nara e raggiungete il parco a piedi passerete per il tempio Kofukuji. Portato da Kyoto a Nara nel 710 quando questa diventò capitale del Giappone, il Kofukuji era il tempio buddista di famiglia del potente clan Fujiwara che al suo apice contava oltre 150 edifici al suo interno.
Tra guerre e incendi molti edifici sono stati distrutti ma alcuni sono stati ricostruiti più volte così che ancora oggi possano testimoniare l’importanza del Kofukuji.

Kasuga Taisha
Oltre il parco dei cervi immerso in una foresta primordiale si trova Il santuario più importante di Nara: il Kasuga Taisha. L’origine del santuario nasce da una leggenda in cui si racconta che la divinità Takemikazuchi a dorso di un cervo bianco salì in cima al Monte Mikasa di Nara e ne fece la sua dimora. Nel 768 il capo clan della famiglia Fujiwara fece costruire ai piedi del monte il Kasuga Taisha come santuario dedicato a Takemikazuchi e ad altre 3 divinità.
L’architettura del Kasuga Taisha è molto particolare e affascinate, gli edifici hanno pareti bianche incorniciate tra colonne e travi rosso vermiglio. Gli spessi tetti di corteccia sono decorati con delle travi che sembrano formare una “X”. Tutti questi elementi hanno preso il nome di Kasuga-zukuri, uno stile ripreso poi in molti altri santuari del Giappone.

Naramachi
Naramachi è una zona di Nara che molti turisti non conoscono. Spesso non viene nemmeno pubblicizzata dall’ufficio turistico cittadino, dopotutto bastano cervi e templi ad attrarre milioni di visitatori ogni anno. Naramachi nel periodo Edo era il quartiere dei mercanti di Nara dove si trovavano magazzini e residenze. Molti aspetti della Naramachi del periodo Edo sono rimasti intatti tra cui le strade stette costellate di machiya, le tradizionali case a schiera in legno con il negozio che si affacciava sulla strada e l’abitazione sul retro. Alcune di queste sono visitabili tra cui:
- Koshi-no-Ie, una machiya completamente visitabile formata da un negozio sulla zona davanti e l’abitazione sul retro dell’edificio.
- Nigiwai-no-le, una casa di commercianti costruita nel 1917 con un giardino interno in cui è possibile cogliere alcuni aspetti della vita di un tempo attraverso oggetti e dettagli architettonici.
- Imanishike Shoin, la residenza di un alto sacerdote del tempio Kofukuji formata da un edificio ampio con un bel giardino e una sala da tè dove rilassarsi bevendo matcha e mangiando dolci tradizionali giapponesi. La residenza è di proprietà della famiglia Imanishi che da 130 anni produce sakè è ha un negozio dove poter fare una degustazione e comprarlo proprio accanto a Imanishike Shoin.
Prima di Narmachi, l’area faceva parte del tempio Gangojo che era tra i più grandi di Nara. Della grandezza di un tempo rimane ben poco se non un paio di edifici abbastanza trascurabili. Se l’entrata fosse gratuita consiglierei di visitarlo per completezza ma visto l’ingresso a 500 yen consiglio di vederlo da fuori e proseguire nella vostra visita di Nara.
A Naramachi negli ultimi si sono visti aprire alcuni ristoranti e cafè e questo ha fatto aumentare i visitatori ma rimane una zona estremamente tranquilla e poco turistica in cui si può apprezzare l’atmosfera giapponese che preferisco, quella fatta di silenzi e tradizione.

Negli itinerari di solito a Nara viene dedicata una mezza giornata come escursione da Kyoto. Anche io la prima volta ho seguito il solito itinerario: Kofukuji, parco dei cervi, Todaiji, Kasuga Taisha e via verso la successiva destinazione. Qualche anno dopo sono tornato a Nara per rimanerci qualche giorno e mi sono accorto di quanto avevo tralasciato di questa città e di quanto poco tempo avevo dedicato ai suoi luoghi d’interesse. Mi sono reso conto che anche io come molti turisti avevo più foto di cervi che di altro. Capisco, non tutti hanno il tempo di soggiornare a Nara ma il consiglio che mi sento di dare è quello di uscire dai percorsi prestabiliti e di perdervi un po’ nel parco, nella foresta primordiale e nei vicoli di Naramachi così da scoprire la vera anima di Nara, la prima capitale del Giappone.
Mappa di Nara
Fare un viaggio in Giappone è il tuo sogno? Partecipa ai viaggi di gruppo organizzati da noi.
Se stai organizzando un viaggio "fai da te" in Giappone ma vuoi per qualche giorno una guida che parli italiano che ti faccia scoprire i lati nascosti del Paese del Sol Levante, usa il nostro servizio di guide turistiche.
Scopri come partecipare a un corso di cucina giapponese in Giappone ospite di una famiglia giapponese.
0 commenti