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Il monte Kurama si trova a nord di Kyoto e si può raggiungere con il treno della linea Eizan in 30 minuti. È un monte sacro dove si può percorrere un sentiero che porta in cima. Lungo il percorso si possono visitare templi e santuari antichi immersi nella lussureggiante foresta giapponese
Cosa vedere sul monte Kurama
Il Re dei Tengu
Nel parcheggio della stazione di Kurama sarete accolti da un grande volto rosso dal naso lungo e fallico, è la statua del Re dei Tengu che vive nella foresta del monte Kurama. I tengu sono creature del folklore giapponese e sono rappresentati in alcuni casi come degli esseri dalla forma umana con il becco, in altri con il volto rosso e invece di un becco hanno un naso lungo e fallico. I Tengu sono presenti in molti racconti e leggende dove possono essere sia malvagi che buoni, e sono tra le creature del folklore più amate dai i giapponesi non a caso sono presenti anche nella cultura pop giapponese. Sono innumerevoli i manga e anime in cui appaiono i tengu in diverse interpretazioni, come quella realizzata da Rumiko Takahashi nel suo manga Lamù, dove Kurama, la regina dei tengu, ha le sembianze di una aliena sexy con due ali che le spuntano dalla testa e circondata da uno stormo di tengu-corvi spesso ubriachi. Anche nel più recente manga Demon Slayer il protagonista impara a combattere grazie agli insegnamenti di un eremita che vive in montagna e indossa una maschera da tengu. Sono così manti che durante un viaggio in Giappone sicuramente vi imbatterete nelle maschere di tengu vendute come souvenir o altri gadget che ne riproducono le sembianze.

Kurama-dera
Il motivo principale che spinge i giapponesi a visitare il monte kurama è la presenza del tempio Kurama-dera. Le sue origini vengono fatte risalire alla fine 700 d.C. quando, secondo la leggenda, un monaco decise di costruire un tempio per convogliare il grande potere spirituale del monte così che i fedeli potessero trarne beneficio. Anche il Kurama-dera nei secoli è stato più volte distrutto e ricostruito, dalle distruzioni si sono salvate le statue delle divinità venerate nel tempio: Bishamonte, Kannon e Maoson che formano una sorta di trinità chiamata Soten. Purtroppo però non sono visibili e quelli presenti nell’edificio principale sono delle copie. Il Kurama-dera è passato attraverso la guida di tre differenti scuole di buddismo per finire nel dopoguerra nelle mani del monaco Kouun Shigaraki che si è creato una propria religione esoterica ispirata al Shugendo, la religione sincretica che fonde elementi dello shintoismo e del buddismo esoterico. Il tempio è circondato dalla foresta e ha una terrazza da cui si può ammirare uno splendido panorama montano che diventa spettacolare in autunno quando le foglie dei cedri si colorano delle sfumature di rosso e arancione. Gli edifici del Kurama-dera, di cui si notano influenze cinesi nell’architettura, secondo la mia opinione non sono molto affascinati, inoltre la sensazione che ho avuto visitandolo è che il tempio fosse fuori luogo. Forse l’esagerata cementificazione del terrazzo panoramico con qualche alberello striminzito contrasta con l’idea di un tempio che voglia glorificare il rapporto con la natura.
Sul pavimento del terrazzo difronte all’edificio principale c’è una stella a 6 punte con un triangolo al centro. Posizionandosi in quel punto si dovrebbe sentire un’onda energetica pervadere il proprio corpo che risveglierebbe i poteri innati che si posseggono.
Per raggiungere il Kurama-dera di deve percorrere la strada laterale alla stazione dei treni. Superato il portale il sentiero si trasforma presto in una ripida scalinata che potrebbe inizialmente spaventare i meno allenati ma non rinunciate, per raggiungere il tempio ci si impiega solo 30-45 minuti. Lungo il sentiero ci sono alcuni santuari e tempi minori da vedere che possono essere anche un buon motivo per fermarsi a riprendere fiato. Se proprio non vi ho convinto a raggiungere il Kurama-dera a piedi potete prendere una funivia che parte all’inizio del sentiero e che vi porta, con soli 200 yen, a metà del percorso. Da questo punto non avete più scuse, la parte più difficile l’avete evitata per cui farte un piccolo sforzo e superate le ultime scalinate per arrivare al tempio.

Santuario Yuki
A metà del sentiero che porta al Kurama-dera incrocerete il piccolo santuario Yuki che custodisce un cedro giapponese di circa 800 anni alto 53 metri. Il cedro è sacro e si crede che pregando con un cuore puro abbia la capacità di avverare i desideri. A guardia del santuario ci sono due statue di leoni chiamate Komainu, molto comuni nei santuari shintoisti, ma se notate bene uno ha un cucciolo. Sono rari i casi di Komainu così rappresentati in Giappone, si pensa simboleggi la protezione della salute dei bambini.

Ōsugi-Gongen-sha
Alle spalle del Kurama-dera troverete una scalinata da cui potete raggiungere la cima del monte Kurama. Durante la salita vedrete il paesaggio cambiare, il terreno circostante non sarà più ricoperto di erba e arbusti, ma dalle radici degli alberi cha affiorano dalla terra che non riescono a penetrare in profondità a causa della terra più dura e rocciosa. Fate attenzione a non inciampare! Una volta arrivati verso la cima troverete un cartello che indica la direzione da prendere per raggiungere Ōsugi-Gongen-sha. Se siete praticanti di reiki sappiate che secondo molti questo è il luogo in cui il fondatore Mikao Usui rimase per 21 giorni a meditare fino a quando non ricevette da una divinità i poteri da cui poi sviluppò il reiki. Alcuni ritengono che non fosse una divinità ma una forma di energia spirituale, ma poco importa quale sia la verità siete sul monte Kurama dove per chi ha fede può accadere di tutto!
Il tempio Ōsugi-Gongen-sha è molto piccolo ma è immerso in un’atmosfera misteriosa. Sembra emergere dalle radici degli alberi che sono così fitti che la luce del sole raggiunge il santuario a fatica.

Kibune
Arrivati in cima potete scegliere se tornare su i vostri passi o proseguire dalla parte opposta in direzione di Kibune. Questa parte del sentiero è tutta in discesa ma fate molta attenzione alle radici e ai gradini che non sono in pietra ma in terra per cui se il terreno è bagnato diventa fangoso e scivoloso.
Lungo il percorso incrocerete il santuario Mao-den, il più sacro della montagna. Qui 6 milioni di anni fa la divinità Maoson proveniente da venere è atterrata con lo scopo di salvare l’umanità e tutti gli esseri viventi.
Il sentiero termina al ponte sul fiume Kibune, una voltra attraversato vi troverete nell’omonimo paesino. Kibune, schiacciato tra la montagna e il fiume, è un villaggio che si sviluppa lungo la strada che costeggia il corso d’acqua. Molti degli edifici di Kibune sono ryokan o ristoranti tradizionali che propongono la rinomata e costosa cucina Kaiseki. Visitare Kibune d’estate potrebbe aggiungere alla vostra esperienza con la cucina Kaiseki qualcosa di unico: il kawadoko. Il kawadoko consiste nel gustare i piatti seduti su dei terrazzamenti costruiti sopra al fiume per godersi la frescura creata dallo scorrere dell’acqua.
A Kibune potete visitare il santuario Kifune accedendo da una scalinata costellata di lanterne rosse molto caratteristica. Gli edifici di Kifune sono tutti in legno e sono immaersi nella foresta, qui sì che si percepisce l’armonia del santuario con la natura. Kifune è dedicato alla divinità dell’acqua infatti si possono acquistare dei foglietti chiamati okikuji con scritte delle predizioni, che sono comuni a tutti i santuari shintoisti con la differenza che quelli di Kifune vanno bagnati per far comparire il messaggio. Più a monte, a un chilometro di distanza si trova Okunomiya il santuario dimora della dea e luogo in cui originalmente si trovava il santuario di Kibune. Secondo la leggenda la divinità arrivo su una barca gialla e si fermò in questo luogo, la barca si troverebbe ancora sepolta sotto la grossa pietra custodita nel santuario.

Il monte Kurama si presta per diversi tipi di escursione:
- Il sentiero completo. Partite la mattina da Kyoto arrivare in treno a Kurama salite in cima al monte e poi scendete verso Kibune dove arriverete per pranzo, di solito ci si impiegano 2-3 ore per percorrere tutto il sentiero. Da Kibune potete raggiungere la vicina stazione Kibuneguchi, a piedi in 20 minuti a piedi o, se siete troppo stanchi, in bus che vi può portare in pochi minuti. Dalla stazione prendete il treno della linea Eizan per tornare a Kyoto.
- Visitare solo Kurama. Raggiungete il Kurama-dera e tornate a Kurama e immergetevi nelle onsen a 10 minuti dalla stazione.
- Visitare solo Kibune. Scendete alla stazione Kibuneguchi e da qui o a piedi o in bus raggiungete Kibune. Provate la cucina Kaiseki e visitate il santuario Kifune e Okunomiya. Sconsiglio di partire da Kibune per percorre il sentiero del monte Kurama perché da questo lato la salita è più difficile e faticosa.
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