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In mezzo al verde silenzioso del Parco di Kyoto Gyoen, c’è un luogo che mi ha fatto sentire minuscolo. Non per le dimensioni, ma per il peso della storia che si respira tra i suoi muri e i viali di ghiaia. Sto parlando del Palazzo Imperiale di Kyoto, l’antica residenza della famiglia imperiale giapponese, che fino al 1868 era il vero centro del potere del Paese.
Oggi non ci vive più nessuno della famiglia reale, ma passeggiare lì dentro è come infilarsi tra le pieghe di un tempo che non c’è più, e che in un certo senso non se n’è mai andato davvero.
Cosa vedere nel Palazzo Imperiale di Kyoto
Mille anni di Giappone
Il palazzo fu costruito quando Kyoto diventò capitale nel lontano 794, e da allora è sempre rimasto il cuore della corte imperiale. Anche quando la capitale fu spostata a Tokyo, questo posto continuò ad avere un significato fortissimo. L’edificio che vediamo oggi è stato ricostruito nel 1855, dopo uno dei tanti incendi (cosa comune in Giappone, vista la quantità di legno usato nelle costruzioni tradizionali), ma è stato ricostruito esattamente come l’originale, rispettando ogni dettaglio.
Cosa si può vedere
La visita al palazzo è particolare, perché non si entra liberamente, ma si segue un percorso guidato tra cortili, edifici e giardini. E vale assolutamente la pena.
Questi sono gli angoli che mi hanno colpito di più:
- Lo Shishinden, la sala delle cerimonie ufficiali. Enorme, elegante, con i troni dell’Imperatore e dell’Imperatrice racchiusi da drappi e simboli araldici. Qui si tenevano le incoronazioni.
- Il Seiryōden, un edificio più raccolto, che serviva da residenza dell’Imperatore. Tatami, porte scorrevoli, stanze piene di luce. Ti viene voglia di camminarci in zōri e kimono.
- Il Kogosho, dove si tenevano incontri privati tra l’Imperatore e i membri della corte. Luogo storico, perché fu qui che si discusse la fine dello shogunato e la Restaurazione Meiji.
- I giardini interni, che sono davvero un’opera d’arte. Ponticelli in legno, stagni con carpe, pini secolari. In autunno, con gli aceri rossi che si riflettono nell’acqua, sembrano usciti da un dipinto.
Come organizzare la visita
Il palazzo si trova in pieno centro a Kyoto, nel Parco di Kyoto Gyoen, ed è facilmente raggiungibile in metro (fermata Imadegawa, linea Karasuma).
L’ingresso è gratuito, ma se vuoi partecipare a una visita guidata con accesso agli edifici principali, devi prenotare. Le visite sono disponibili in inglese e giapponese, e durano circa un’ora.
Qui trovi il link per prenotare: https://sankan.kunaicho.go.jp/english/guide/kyoto.html
Se stai pianificando il viaggio, ti consiglio di prenotare con un po’ di anticipo. I posti sono limitati, soprattutto nei mesi di alta stagione.
Quando andarci
Io ci sono stato la mattina presto e secondo me è l’orario perfetto. Il parco è silenzioso, la luce è morbida e si sentono solo i passi nella ghiaia. Se vai in autunno, preparati a restare a bocca aperta: gli aceri trasformano il giardino in una tavolozza rossa e dorata. In primavera invece i ciliegi fioriti sono ovunque, anche all’ingresso del palazzo.
Conclusione
Il Palazzo Imperiale di Kyoto non è solo un luogo da vedere. È uno di quei posti che ti parlano, anche se non capisci subito cosa ti stanno dicendo. Ma qualcosa ti rimane addosso. Se stai preparando un itinerario in Giappone, mettilo dentro senza pensarci due volte.
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